Presentazione del libro “Jean Eustache: l’istante ritrovato”

28
novembre

L’autore Luca Bindi presenta la prima monografia dedicata in Italia a Jean Eustache (1938-1981), cineasta post-Nouvelle Vague capace di attraversare in modo irripetibile il pubblico e privato degli anni 60 e 70, con uno sguardo soggettivo e universale, rigoroso e autentico, più che mai attuale nell’odierna frammentazione del tempo e delle identità.

In un procedimento circolare dallo stile narrativo, viene dapprima ricostruito l’intreccio tra vita e cinema che ha reso unica e radicale l’esperienza del regista francese. Nella seconda parte del libro ci si immerge più direttamente nei suoi testi filmici, per cogliere quei nessi immaginifici e profondi (spesso fatti di istanti rivelatori) attraverso cui il cineasta ha cercato dei rimandi di senso per la sua stessa vita: attuando di fatto una risalita verso un tempo irrisolto, verso l’origine del cinema, del mito, dell’infanzia del mondo.

In appendice: l’intervista all’attrice Françoise Lebrun appositamente rilasciata per l’uscita del libro; la conversazione sul cinema di Jean Eustache tenutasi al 36° Torino Film Festival (con interventi dello stesso autore, di Emanuela Martini, Piera Detassis, Enrico Magrelli e Rinaldo Censi); la filmografia dettagliata di Jean Eustache. Prefazione di Alessandro Cappabianca.

 

Luca Bindi è nato in Arezzo 54 anni fa, e dal 1996 lavora come educatore nel Ministero della Giustizia. Oltre vent’anni di servizio presso gli Istituti Penali per i Minorenni di Torino e Firenze, e l’intenso contatto con situazioni di marginalità, ne hanno accentuato la sensibilità verso percorsi di integrazione socio-culturale. Appassionato e studioso di cinema, ha conseguito la laurea in Musica e Spettacolo presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Siena.