TFF OFF 2013 / Recensione

The Stuart Hall Project

The Stuart Hall Project

Di John Akomfrah, UK, 2013, HD, 98’, bn/bw-col

Sezione Tff 2013: Tff.doc/Documenti

«Io sono per una parte giamaicano, per una parte scozzese, per una parte portoghese, per una parte ebreo e sono nato nei Caraibi. Sono la perfetta incarnazione dell’uomo del ventunesimo secolo». E’ così che si definisce Stuart Hall durante un intervista di un programma culturale della BBC. E’ questa presa di coscienza che guiderà tutta la sua ricerca intorno al gioco dell’identità, il prendere atto che la nostra identità non è solo la nostra nazionalità, il colore della nostra pelle, le nostre usanze ma anche e soprattutto il prodotto di conversazioni senza fine tra te e le persone che ti circondano. Stuart Hall è stato ed è tutt’ora uno dei personaggi centrali dei Cultural Studies e di quella che verrà definita come New Left. Attorno a lui si sono movimentate generazioni di ragazzi e intellettuali alla ricerca di nuove produzioni discorsive intorno al tema dell’identità che sfuggissero alle logiche mainstream.

E’ commuovente il modo in cui il regista, John Akomfrah, ripercorre il progetto e la vita (che viene a configurarsi come progetto di vita, da cui il titolo) di Stuart Hall. Una carrellata di foto che lo ritraggono in vari momenti della sua vita fin da quando era ancora giovanissimo, pezzi di interviste in famosi programmi delle emittenti britanniche e non solo, foto di pubblicazioni, video di manifestazioni a cui prese parte. Il tutto accompagnato costantemente dalle musiche di Miles David perché «Quando avevo diciannove anni Miles Davis ha messo le sue mani sulla mia anima» dice Stuart Hall, e da allora l’hanno accompagnato per il resto della sua vita. Un bel documentario, realizzato benissimo anche dal punto di vista della ricerca e utilizzo delle fonti, per lo più attingendo da BBC Archive e dalle testimonianze di Hall stesso e famiglia. Insomma un documentario che consiglio perché permette di conoscere, quasi nell’intimo, il progetto di un grande uomo che ha rivoluzionato il discorso su identità e alterità.

Di Eugenia Valentini