TFF OFF 2012 / Recensione

I corti

I corti

Sezione TFF: TFFdoc

4 bâtiments, face à la mer, di Philippe Rouy (Francia)
Manha de Santo Antonio, di J. Pedro Rodrigues (Portogallo/Francia)
Ponce de leon, di Jim Drain e Ben Russell (USA)

Categoria TFF OFF: Fuori

La giornata era iniziata con il mio pass dimenticato a casa. Primo spettacolo perso. Alle 11.25 sono comodamente seduta su una poltrona al cinema Lux, lo spettacolo avrebbe dovuto iniziare alle 11 ma le luci in sala solo ancora accese. Ci spostano nella sala adiacente. Dopo un altro quarto d’ora di attesa ci avvisano che a causa di problemi tecnici il film sarà proiettato con un’ora di ritardo: ci scusiamo per il disagio. Ho un déjà vu ma credo che sia più legato alle ferrovie dello stato.

Sfortunato debutto per After the battle di Yousry Nasrallah. La gente è indignata, i pensionati torinesi presenti in sala sventolano i programmi del TFF. C’è aria di protesta, bisognerà riprogettare l’intera giornata. Io rinuncio, tenterò di vedere il film nei prossimi giorni, scivolo nella sala 1 dove proiettano i corti del TFF DOC. Mi pento di questa scelta impegnativa.

Il tutto si apre con 4 bâtiments, face à la mer di Philippe Rouy… entrato da subito nella categoria Fuori del TFF OFF. Non nascondo la mia difficoltà a tenere gli occhi aperti, il film ci mostra gli stessi edifici da diversi punti di vista, si tratta delle immagini di una videocamera di sicurezza del The Tokyo elettric power company corporated. 40 min in cui nulla succede, apparentemente. I fatti si possono intuire solamente dalla data riportata nel filmato. È ancora mattina qui a Torino e io non sono ancora pronta.

Segue il corto di J. Pedro Rodrigues, Manha de Santo Antonio, il pretesto di una serie di geometriche inquadrature è un episodio del folclore portoghese, la festa di Sant’Antonio, i giovani innamorati portano in dono al santo piantine di basilico e piccole poesie. La fotografia è bella, mi tiene sveglia, lo schermo viene diviso da strisce pedonali, marciapiedi, macchine… Una geometrica composizione fatta di elementi urbani. I protagonisti sembrano degli zombies, cosa avrà voluto dirci il regista? La poesia di uno di questi giovani recita così o quasi: “Meglio non andare al ballo se si rimani fermi”. Concordo.

L’ultimo corto in proiezione è il lavoro di Jim Drain e Ben Russell, Ponce de leon … e il mondo inizia a girare. “Gira il mondo gira..” Mi viene il mal di mare, sì perché la telecamera ruota di 360* una prima volta, si ferma solo un’attimo sull’inquadratura a testa in giù del mare, il cielo e l’acqua si confondono, mi torna in mente il manifesto di una vecchia biennale d’arte di Venezia. Poi la telecamera riprende il suo giro e ancora, ancora.. Gira il mondo gira… non ce la faccio più, abbandono in corsa.

Sara Barbot