TFF OFF 2013 / Recensione

Mary is Happy, Mary is Happy

Mary is Happy, Mary is Happy

di Nawapol Thamrongrattanarit, Thailandia, 2013, HD, 127’

Sezione Tff2013: TorinoFilmLab

Mary è una ragazza all’ultimo anno delle superiori appassionata di fotografia e alla perenne ricerca della luce perfetta. Lei e la sua migliore amica Suki sono alle prese con la creazione di un libro di classe come ricordo degli anni passati insieme. Ma davanti agli imprevisti della vita (amori non corrisposti, il destino della sua amica) si renderà presto conto che, un po’ come per le fotografie, anche nella vita dovrà accantonare la ricerca della luce perfetta per dar spazio a quello che la vita le riserva perché, per citare John Lennon, «Life is what happens to you while you’re busy making other plans».

Un progetto decisamente interessante quello di Nawapol Thamrongrattanarit, sceneggiato a partire da 410 tweet di una totale sconosciuta, Mary Marylon, che compariranno poi tutti sullo schermo per scandire i pensieri della protagonista. Un esperimento di regia diverso e inaspettatamente molto ben riuscito che ci fa riflettere sul mondo dei social network e su quanto quello che scriviamo di noi sul web può essere interpretato da terzi. Ma è anche uno sguardo molto intimo e dolce nella vita di questa ragazza alle prese con gli avvenimenti tipici dell’adolescenza e con la perdita di controllo tipica di quell’età in cui è difficile tenere le redini della propria esistenza. Lontana dalla famiglia e dalla sua amica, l’unico soccorso che le verrà dato sarà quello dell’infermiera della scuola che le dirà di ripetere incessantemente «Mary is happy, Mary is happy» che si configura quasi come una richiesta ad arrendersi, a smettere di lottare per cercare di dare un senso a quello che il suo ultimo anno di vita le ha infelicemente riservato.

Di Eugenia Valentini