TFF OFF 2014 / Recensione

Theory of everything

Theory of everything

Regia di James Marsh – Festa Mobile (Uk/Usa 2014 123′)

Il geniale ed eccentrico Stephen inizia il suo dottorato in fisica quando incontra Jane Wild, studentessa di spagnolo e francese. Due menti brillanti si scontrano, incontrano e si innamorano. Quando a Stephen viene diagnosticata una malattia del motoneurone che dovrebbe ucciderlo in due anni tutto sembra destinato a finire. Invece Jane e Stephen si sposano, combattono una malattia dal decorso imprevedibile, hanno tre figli e Stephen diventa il Stephen Hawking che tutti conosciamo.
Basato sul libro di memorie di Jane Wild questa pellicola incontrerà sicuramente i gusti del grande pubblico, motivo per cui la critica italiana lo sta accogliendo per ora tiepidamente. La grandissima prova di recitazione dei due protagonisti, Redmanye e Felicity Jones. e la brillantezza con cui si alternano momenti drammatici e gioia di vivere sono gli ingredienti per questo ritratto formale di un genio atipico. Si ride e si piange (almeno io ammetto di aver pianto molto) e si sentono appena i 123 minuti di film.
A Hawking il film è piaciuto molto. Ok, non condivido la sua naturale connessione con il film, ma io non vorrei trovarmi nell’imbarazzante situazione di dar torto a Stephen Hawking.

Roberto Origliasso