TFF OFF 2017 VII edizione / Recensione

Don’t forget me

Don’t forget me

Ram Nehari

87′

Israele, Francia, Germania – 2017

Torino 35

Don’t Forget Me è la storia di un suonatore di tuba, Neil, interpreto da Nitai Gvirtz (anche co-sceneggiatore del film) e di una ragazza che soffre di disturbi alimentari, Tom, interpretata da Moon Shavit, che si incontrano e fuggono insieme, scoprendo a modo loro l’amore e la felicità. L’opera offre un’interessante spaccato della società israeliana e della vita all’interno delle cliniche.

Il film è cinico e ironico, nonostante le realtà che racconta. Il regista, durante la conferenza stampa, ha affermato di aver scelto di dare all’opera una direzione comica con l’obiettivo di non suscitare né commiserazione né pietà nello spettatore nei confronti dei due protagonisti.

Commedia e tragedia sono perfettamente equilibrate e Tom e Neil non diventano mai cliché, merito anche della straordinaria abilità e naturalezza dimostrata soprattutto da Moon Shavit, le cui esperienze personali hanno contribuito a delineare il carattere e la storia del personaggio da lei interpretato.

Tra deliri vegani, fughe, discorsi sulla morte e dichiarazioni d’amore, la trama procede in modo fluido e senza forzature, trasportando gli spettatori in un mondo caotico e delirante in cui neanche i protagonisti si sentono a loro agio, nonostante i loro tentativi. Solo alla fine, quando i due ragazzi sembrano aver ottenuto la serenità, l’atmosfera diventa più calma e vediamo Tom e Neil prima guardarsi da lontano sorridendo, poi seduti vicini mentre un cantastorie intona “Don’t forget me”, non dimenticarti di me.

Ram Nehari, Moon Shavit e Nitai Gvirtz hanno unito le loro forze e le esperienze personali per dare vita insieme a due personaggi che si completano a vicenda e che sono la forza e il motore di questo film, aspetto che colpisce lo spettatore con la durezza delle frasi pronunciate da Tom e lo tiene attaccato allo schermo con la freschezza e la dolcezza delle scene che condivide con Neil.

Chiara Gioffré