TFF OFF 2012 / Recensione

Maniac

Maniac

Sezione TFF 2012 – Rapporto confidenziale

Categoria TFF OFF – Bulli e Pupe

Maniac è il remake dell’omonimo thriller di Lusting, al Torino Film Festival nella versione girata da Franck Khalofun. Protagonista è Eliah Wood, icona del cinema americano per la sua interpretazione di Frodo Baggins nella saga del Signore degli Anelli.
Di rado vediamo in volto il protagonista, perché il film si sviluppa prevalentemente attraverso soggettive: un esperimento di regia originale, ma non del tutto nuovo nel cinema horror. Khalofun esplora la tecnica del film in soggettiva negandoci il volto di Wood per poi catturarlo nelle vetrine, negli specchi, nei vetri infranti, ed è solo nello “sguardo che si guarda” del protagonista che si intravede la sua follia maniacale. Il prevalere della soggettiva talvolta affatica, ma costituisce il più grande merito formale di questo film – insieme al lavoro straordinario sui colori, che passano dalle tonalità livide e fosche degli interni a quelle luminose e vivide dei parchi della città.
Maniac è quindi un esercizio di stile in piena regola, impeccabile da un punto di vista stilistico. Risente tuttavia di una trama arida, che ripete una struttura episodica in modo singhiozzante. Frodo esce di casa, punta una vittima, la uccide e le fa lo scalpo; quindi, con dovizia installa lo scalpo su uno dei suoi manichini, coi quali delirando intrattiene terribili conversazioni prima di ricominciare la sua giostra di omicidi. Gli episodi di caccia si ripetono uno dopo l’altro, e sono tenuti assieme da una narrazione altrettanto semplice: Frodo ripara manichini, e nel frattempo s’innamora dell’avvenente bionda che è destinata a smascherarlo.
Un film su un maniaco, Maniac, che lascia a desiderare anche dal punto di vista dell’analisi psicologica dei personaggi. La follia di Frodo non è molto articolata, la sua personalità non è scolpita con troppo impegno: banalmente, attraverso flashback scopriremo che la mamma di Frodo era molto promiscua, e di questo il figlio ha risentito sviluppando una mania omicida, per il diletto degli spettatori che amano il cinema cruento.
Maniac è una delizia per gli occhi, una stupenda lezione di cinema, e ciò nondimeno, forse complice l’originale da cui è tratto, un film piatto, da consigliare solo agli amanti del genere.

Neri Marsili