TFF OFF 2012 / Recensione

Ruby Sparks

Ruby Sparks

Sezione TFF: Festa mobile

Categoria TFF OFF: Zuppa d’anatra

Ruby Sparks è un personaggio di fantasia. È una ragazza frutto della fantasia di Calvin, un giovane scrittore di successo, condannato da tempo alla “singletudine” più frustrante. Dopo interminabili mesi di blocco, il nostro eroe comincia a scrivere di getto un romanzo sulla ragazza che da qualche tempo ha cominciato a sognare. La scrittura lo rapisce notte e giorno, fino al mattino in cui scopre che Ruby Sparks esiste davvero. È nella cucina di casa sua e gli sta preparando la colazione.

All’inizio Calvin non crede ai suoi occhi (“Credevano tutti fossi intelligente invece sono pazzo” commenta a un certo punto) fino a che piano piano si rende conto che Ruby non è una sua visione ma una persona in carne e ossa che tutti – non solo lui – vedono. Da questo punto in poi gli scoppi di risate in sala si fanno sempre più frequenti, alimentate dalle battute di Calvin e suo fratello e dalle scene esilaranti che si susseguono sullo schermo. Immaginate la reazione della sala quando Calvin scopre che tutto quello che scrive nel suo romanzo su Ruby istantaneamente si traduce in realtà e il fratello – da vero uomo pragmatico – gli suggerisce “scrivi che ha le tette grosse!”.

Le risate della platea diminuiscono di frequenza superata abbondantemente l’ora dall’inizio della proiezione, quando la storia si fa più seria perché la relazione tra Calvin e Ruby si evolve: dall’essere “rose e fiori” comincia a mettere in luce tutti i problemi e le debolezze della coppia, originati principalmente dal fatto che Ruby è in tutto e per tutto una “creatura” di Calvin e come tale ne rispecchia perfettamente le insicurezze e le paranoie. Alla fine il nostro eroe arriverà a spiegare “Voglio essere quello che la rende felice, senza doverlo scrivere” ma non vi dico come finisce la storia…

Il film è diretto da Jonathan Dayton e Valerie Faris, già registi di Little Miss Sunshine, al quale lo lega non solo Paul Dano, che qui dà vita al personaggio di Calvin (e che nell’altro film era il fratello di Olive), ma anche la “leggerezza pesante” con cui è la storia è raccontata. La pellicola, anche grazie alla sceneggiatura di Zoe Kazan (che interpreta Ruby), è una favola divertente che fa riflettere sui rapporti uomo-donna e sulla “magia” dell’amore e le sue conseguenze.

Sara Minucci