TFF OFF 2012 / Recensione

Final Cut

Final Cut

Sezione TFF: Torino XXX

Categoria TFF OFF: Fuori, ma entrandovi con “leggerezza”

Final cut di Gyorgy Pàlfi è un film di montaggio, nulla di più. I primi venti minuti divertono, lo spettatore cercherà incuriosito di riconoscere gli spezzettoni dei film che sono stati incollati magistralmente, uno dopo l’altro, in una composizione che vuole ricreare la storia d’amore perfetta, cinematograficamente parlando, si intende.

Superata la prima mezz’ora anche il cinefilo più accanito accuserà la perdita d’entusiasmo. A metà del film, non sono pochi gli spettatori che, nella tiepida sala del Lux, si sono lasciati trascinare in una breve ma intensa pennichella, per fortuna in questo caso non c’è il rischio di perdere il filo della vicenda.

La storia si sa: Lui, Lui incontra Lei, Lui e Lei, Lei, Lei e Lui…

Ma l’opera di Pàlfi nasconde dentro di sé una spiegazione più razionale che non si esaurisce nell’ottimo lavoro di collage.
Il film è, a suo modo, una protesta contro i tagli subìti, in Ungheria, dall’industria cinematografica: non ci sono soldi per produrre un film nuovo? Allora ricostruiamo qualcosa con il materiale che abbiamo, idea originale, peccato che sarebbe stato sufficiente condensarla nella prima mezz’ora di proiezione.

Sara Barbot