TFF OFF 2012 / Recensione

Una noche

Una noche

Sezione TFF 2012 – Torino 30

Categoria TFF OFF – 50 sfumature di sfiga

Ormai mi sono abituata. Ho capito che il piatto forte della sezione Torino 30 è il minestrone esistenziale. Mi sono abituata, per cui alle nove e un quarto di questa mattina, ancora abbastanza vicina al primo caffè della giornata, ho visto Una noche.

Mi piace pensare che i cinque anni di spagnolo del liceo mi permettano di capire davvero la lingua, anche quando a parlarla sono dei ragazzini cubani. Alla fine, ovviamente, mi devo rassegnare a seguire i sottotitoli.

Una noche è la testimonianza di una storia accaduta veramente, il racconto di una notte in cui tre ragazzini cercano di attraversare le novanta miglia che separano l’Havana dalla Florida su di una imbarcazione costruita con due camere d’aria e qualche asse di legno. Al di là della costa, l’Altrove. La Speranza. Il riscatto di una vita di stenti, trascorsa sudando in una lurida cucina d’albergo o in fuga dalla polizia cubana.

Lo scenario è tragico, ma in quel modo speciale proprio del popolo latino americano.

Infatti, l’Havana è una città che non è mai silente, la musica sembra voler riempire ogni più disperato anfratto, una babele di voci sembra voler scacciare la disperazione e la povertà.

In questo caos si consuma la storia dei giovani protagonisti, e il cui finale sembra non poter promettere una vera salvezza, al di qua o al di là della costa.

Benedetta Catanzariti